Ecco a voi dei brevissimi brani, dalla fine del 1100 ad oggi... Con spiegazioni.
Perché?
Perché mi diverto e così condivido un po' della musica che ascolto quando sono a letto visto che oggi non stavo tanto bene... E per salutare tutti!
Pronti... Via 🌃
1) A cavallo tra 1100 e 1200: Pertonius e il suo "Mors"
Fu tra i primi sperimentatori della polifonia, principalmente a quinte e ottave (oggi vietate dall'armonia classica) della celebre scuola di Notre Dame. La polifonia fu uno degli stravolgimenti musicali: più linee melodiche insieme, è strabiliante.
2) "Alle Psallite cum luya" nel codice Montpellier, a cavallo tra 1250 e 1300.
Come ve la immaginate la musica del medioevo? Risoluta ed evocativa di mangiafuoco e processioni, falò ed Apocalisse, al lume di fiammelle e lance, protesa verso l'Alto. In un minuto e mezzo avrete tutto questo:
3) Dame, de qui toute ma joie vient, di Guillaume de Machaut, 1300 inoltrato
Fu il primo compositore a poter dire di vivere di musica, o tra i primi. Polifonia celestiale
4) Lorenzo Da Firenze - A poste messe, fine 1300
Ed ecco uno dei miei brani preferiti. Una bellissima caccia (antecedente della fuga), dove le voci entrano per l'appunto inseguendosi ed imitando i suoni del bosco e della caccia. Una nota su "La Reverdie" il gruppo che esegue il brano: la precisione della cantante e dei musicisti è pazzesca. Il cosiddetto "belcanto italiano" nasce in quel periodo: i brani italiani richiedevano grandissima precisione per essere eseguiti. Quando sentirete l'ingresso del canto, quasi quasi sembrerà di udire un altro canto.
5) Johannes Ockeghem, Deo Gratias, canone a 36 voci, 1400
Ebbene sì, Ockeghem inizia con una voce e conclude con... 36. Inevitabilmente suona un po' confusionario, se non altro ritmicamente, poiché melodicamente v'erano regole assai stringenti che non consentivano grossi fuochi d'artificio, anche perché i suoni resterebbero pur sempre dodici. Tuttavia all'ascolto sembra una sorta di minimalismo ante litteram (giusto qualche secolo).
6) Josquin Desprez, El Grillo, seconda metà del 1400, primi 1500
Fu praticamente una star, guadagnò una montagna di soldi con grandi elogi da parte dell'ignorantissimo Re, al quale dedicò una melodia che conteneva solo la nota "Re" alla voce poiché questi non era una cima col canto, ma voleva la propria musica. Quando Ercole duca di Ferrara gli commissionò un'opera, Josquin scelse di utilizzare "Re-Ut-Re-Ut-Re-Fa-Mi-Re" per l'assonanza con la frase "Hercules Dux Ferarie"
Tuttavia ho scelto "El Grillo". Carino, no? C'è chi ritiene che sia apocrifo, ma quelle onomatopee m'hanno conquistata
7) Giorgio Mainerio, Putta Nera, ballo forlano, 1500
Mainerio, riscoperto recentemente, fu uno dei più grandi compositori del periodo. Branduardi prese il suo "Schiarazula marazula" e vi fece una canzone. Altrettanto famoso è l'Arboscello. Sono musiche con una forma estremamente chiara, melodie orecchiabili, e non ho alcun dubbio: ad una festa popolare verrebbero senz'altro ballate anche a distanza di cinquecento anni. "Putta nera" è tra le più divertenti a parer mio.
8) Zefiro torna e'l bel tempo rimena, Monteverdi, prima metà del 1600
Il madrigale è una forma musicale dove la musica viene composta per essere massimamente descrittiva di un testo descrittivo, di origine tutta italiana. Monteverdi fu uno dei massimi esponenti, e con l'arrivo della primavera si scatena.
9) Johann Heinrich Schmelzer - Al giorno delle Correggie, 1600
Un quartetto d'archi ed un fagotto, usato in maniera, ehm, evocativa, in occasione di una festa del fagiolo. Il tempo non passa, ma gli effetti intestinali dei fagioli restano gli stessi attraverso i secoli... Questo brano inizia con un degustazione delicata, per poi scatenare i suoi effetti esplosivi nel finale.
10) Johann Sebastian Bach, tra 1600 e 1700, Bouree
Tanti brani avrei voluto mettere, ma questo brevissimo pezzo è per me un diamante raro nei miei ricordi. A voi:
11) G. P. Telemann, Trio Sonata TWV 42 e:6, II movimento, 1600
Telemann fu il "vero servo" della chiesa protestante del 1600 tedesco (molto più di Bach). Compose una quantità di musica esorbitante. Questa sonata, difficilissima da trovare, contiene questo brevissimo movimento, uno dei brani che più mi ha colpita al mondo. Un concentrato di vita. Ma è tutta questa sonata ad essere sublime.
11) F. J. Haydn, London Trio n. 1 1700, inizi 1800
Uno dei più importanti nomi del classicismo, Haydn viene purtroppo penalizzato nei concerti, poiché si esegue poco o mai, tuttavia vi sono delle perle di straordinaria bellezza. Pensate che scrisse un brano, la Sinfonia degli Addii, dove nell'Adagio ciascun musicista ha una candela, e quando termina la propria parte, la spegne e se ne va. Restano solo due musicisti. A suo tempo fu veramente eseguita così, poiché i musicisti, ed Haydn stesso, consideravano troppo lungo il soggiorno estero del principe al seguito del quale si trovavano, e volevano tornare dalle proprie famiglie a casa.
Condivido un brevissimo movimento dei London Trio, divertente e spensierato:
12) Bona Nox, Mozart (1700 inoltrato)
Uno sbroccatissimo Mozart, con un testo sconcissimo
13) Beethoven, Patetica, I mvt
Non so trovare una definizione a tutto questo
14) Schubert, Erlkonig, 1800
Quattro personaggi in uno, contraddistinti solo dalla bravura del musicista, e dalle figure retoriche di Goethe. Schubert morì a 31 anni di sifilide. Vita di dolore, povertà, solitudine. E nacque tutto questo.
15) Mendelssohn, Studio in B minore, 1800
Non ho molto da dire, ma da questo minuto di musica capirete l'anima di Menedelssohn, che è mio marito
16) Brahms, Intermezzo in A minor, 1800 inoltrato
Che poi Radu Lupu è uno dei più sublimi interpreti che esistano
17) Gustav Mahler, Sinofnia 1, III movimento. Tra '800 e '900
Un grottesco Fra Martino in modo minore, una marcia funebre agghiacciante
18) C. Debussy, Petite Cortege. 1900
Considerato l'apripista del Novecento, Debussy mi fa venire voglia d'innamorarmi ogni volta che ascolto Cortege. Mi sembra di stare in un quadro impressionista d'inizio inverno, a Parigi... 🙂
19) Stravinsky, Pulcinella, Vivo, 1900
Un divertentissimo contrabbasso, in una spettacolare parodia dei secoli passati.
20) Sostakovitch, Piano concerto n. 2, Andante, '900 inotrato
Se mi condannassero ad ascoltare un unico brano per tutto il resto della mia vita, vorrei che fosse questo. Si può solo abbandonarsi e lui e.. Lasciarsi trafiggere.
21) G. Ligeti, Musica Ricercata, n 7, '900 che si avvia al nuovo millennio
Se alla condanna di prima mi venisse concesso di scegliere due pezzi, mi lascerei accarezzare da quella settimina sfuggente, da quelle melodie soleggiate, per il resto dei miei giorni
22) Morricone, Once upon the time in the West, alle porte del nuovo Millennio
Scelgo il Theremin con una trascrizione che me l'ha fatto amare indissolubilmente, un amore che m'è costato qualche centinaio di euro e che tutt'ora miagola con non poca fatica.. Neanche male però, considerato che la Musica non tradisce.
23) Joe Hisaishi, Merry Go Round. I nostri giorni
Un amore dall'Oriente. E chiudo qui
Con questa Playlist non richiesta mi sono divertita a ripescare brani interessanti in un caldo pomeriggio di teste dolenti e cuori ammaccati, anche se non miei.. O forse, sì?
Tra l'altro, un simile lavoro mi serviva per, per? Chissà
Condividere costa nulla, o no?
Vi saluto, buon ascolto e buon divertimento 🙂