Riflettiamo sulla domanda: << Il Sole esiste? >>
Penso che la risposta sia: << Sì, certo che esiste! >>
Ma che c'entra il Sole con dio?
Beh, il Sole è uno dei tanti “DEI” adorati dall'uomo!
Insomma ─ cosa che io sostengo da una vita ─ << dio >> è il titolo che assumono le cose idolatrate. E in questo senso l'ateo è colui che non idolatra nessuna cosa e quindi non nega categoricamente la ESISTENZIALITÀ degli DEI, né tantomeno sospetta che il 90% dell’umanità (la fetta dei credenti) possa essere pazza!
No, l'Ateo (quello con la A maiuscola) crede nella RAZIONALITÀ di tutte le cose e soprattutto non considera pazzi coloro che hanno un punto di vista diverso dal suo! E questo perché l'Ateo (quello con la A maiuscola) non divinizza (non ritiene incriticabile) … nemmeno il suo personale punto di vista.
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I matematici parlano di rette, di numeri immaginari, di paradossi linguistici. E la caratteristica che accomuna quei concetti non è la ESISTENZIALITÀ ma è la RAZIONALITÀ: cioè sono concetti UNI-INTERPRETABILI, tutti gli uomini (se vogliono) riescono ad intenderli alla stessa identica maniera.
E se nessuno dichiara guerra a chi possiede un’altra idea di retta … è proprio perché tutti abbiamo la stessa idea di retta.
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Frasi celebri e attinenti all’argomento
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«Dio» è (notare l'accento) il più intimo e più nascosto «pensiero» che ─ con l’ausilio di nobili DISCORSI ─ ogni uomo propaganda il proprio come «la cosa più magnifica dell’universo». E se poi vogliamo ricorrere a Voltaire possiamo anche dire: «Gli uomini usano il pensiero per giustificare le proprie ingiustizie, e il DISCORSO solo per NASCONDERE i loro pensieri». (Pensiero mio)
Dio (quello abramitico) è quel magnifico quando ipocrita giro di parole sufficiente a svilire l'intelligenza del nostro interlocutore, allo scopo di raggirarlo e costringerlo ad accettare noi come sua unica guida. (Pensiero mio)
<< La religione è soltanto il sole illusorio che si muove intorno all'uomo, fino a che questi non si muove intorno a sé stesso. >> (K. Marx)
«Figlioli, questa notte ho sognato che ero una farfalla: ora io non so se ero allora un uomo che sognava d'essere farfalla, o se io sono ora una farfalla, che sogna di essere uomo. So che l'una o l'altra risposta sono parimenti logiche. Vi prego di meditare molto prima di scandalizzarvi.» (CHUANG TZU, 300 AC circa)