Uno dei problemi della scuola moderna è che costringono i bambini al tempo pieno (escono alle 17:30) e gli lasciano anche i compiti a casa. Significa che il bambino è sfatto e non ha tempo di fare altro. Eppure lo sport, le attività musicali e sociali permettono al bambino di imparare a impegnarsi, a perdere e a collaborare con i compagni. Tutte capacità che formano l'individuo permettendogli di crescere come persona. Tutto questo viene negato ai bambini moderni.
I metodi educativi sono preistorici, lo studente viene obbligato a assorbire nozioni passivamente; altri metodi più giocosi e positivi permetterebbero invece al bambino di ragionare e "scoprire" da solo quello che deve imparare. Faccio un esempio: in genere ti fanno imparare a memoria la critica ufficiale di libri e poesie. Se invece tu fai confrontare il bambino con una poesia o con un estratto del libro e lo porti a ragionare su cosa ha notato dello stile, lui dovrà ragionarci su e dopo che l'ha fatto si può confrontare la percezione del singolo studente con la critica ufficiale e vedere similitudini e diversità. In questo modo lo studente è attivo, lavora sulla cosa da imparare e quindi memorizza. E' diverso da dargli la pappetta pronta da imparare a memoria.
In giappone già anni fa si usavano dei contenitori graduati per spiegare le frazioni e così i bambini scoprivano le regole di matematica attraverso l'esperienza. In questo modo il concetto resta impresso e anche il bambino più svogliato viene coinvolto.
In italia non se ne parla .
Poi ci sono tutta una serie di luoghi comuni per esempio molti insegnanti ti mettono 6 se fai tutto giusto perché credono che se no ti monti la testa, ma se tu hai lavorato bene meriti la giusta gratifica perchè questo ti motiva, al contrario studiare bene e avere sempre voti bassi ti spinge a fare meno perché non ne vale la pena. Tra l'altro decidendo che il voto massimo è 6 tu rendi insufficenti molti studenti che con una scala da uno a 10 sarebbero sufficienti ma tu decidi di non volere applicare la giusta scala dei voti e quindi neghi il giusto voto agli alunni. Molti dei quali sviluppano nevrosi con insegnanti che ti tengono sempre in bilico e non ti danno quello che ti meriti.
Anche i libri da leggere dovrebbero essere scelti in base ad argomenti che interassano i giovani, invece ti fanno studiare dei mattoni che persino io che ho sempre amato i libri ho trovato indigesti e inadatti alla mia età.
A tutto questo aggiungi la mediocrità e i problemi personali della maggior parte degli insegnanti e la frittata è fatta.
A questo proposito dico solo che avevo un'insegnante alcolista che veniva in classe con le occhiaie del doposbornia e che si dimenticava le cose. Un'insegnante che ho conosciuto aveva una diagnosi di diturbo bipolare, ora la legge italiana proibisce a gente con questa diagnosi di insegnare ma lei aveva aggirato il sistema e uno si chiede come può una persona che oscilla tra depressione e esaltazione ad insegnare a dei bambini?
Altre insegnanti che ho conosciuto facendo volontariato frignavano con la voce lamentosa per ogni contrarietà, le ho trovate patetiche e mi chiedo come possano insegnare. Per fare questo mestiere ci vuole leadership, fiducia in se stessi, carisma altrimenti non riesci a fare niente e non risci a porti nel modo giusto con gli studenti. E io dico: se in un ufficio il capo inizia a lagnarsi con tono lamentoso ad ogni contrarietà i dipendenti capiscono che quella persona non ha le capacità di guidare l'azienda perchè dovrebbe essere diverso per gli insegnanti? quest ultimi devono avere creatività e sicurezza per risultare autorevoli e interessanti agli occhi degli studenti ma se ti viene in classe un caso umano, depresso, senza autostima, che si lagna sempre è normale che gli studenti non gli danno retta perché non è una persona che incute rispetto e non si pone con la sicurezza di una guida. Quindi a mio avviso bisognerebbe valutare la personalità della persona e scegliere persone in gamba e non casi umani.
Un altro problema è dato dal fatto che gli insegnati corrono senza dare il tempo ai ragazzi di assimilare le nuove cose e senza dare importanza al ripasso delle cose vecchie. E' un metodo che non permette di apprendere bene e che lascia indietro chi ha bisogno di più tempo per capire.
Ci sono molte cose da migliorare e dovremmo prendere esempio dai paesi scandinavi dove la scuola è ottima( i test lo confermano) e gli studenti hanno pochi compiti potendo svolgere attività pomeridiane, dove si da molta importanza alla lettura, la matematica viene spiegata in modo pratico e il rapporto con gli insegnati è amichevole. mi piace molto quel modo di fare.