Lino Sasso Insufficienza di prove
In tema di procedimento penale, laddove i fatti contestati all’imputato non risultino, all’esito del dibattimento, sufficientemente provati, deve essere pronunciata sentenza di assoluzione.
Sentenza penale di assoluzione
Nelle sentenze penali normalmente si deve avere riguardo alla motivazione e non al dispositivo, il quale deve far uso della stessa formula tanto se sia positivamente accertato che il fatto non sussiste, ecc., quanto se le prove che il fatto sussista, ecc., non siano sufficienti. Di conseguenza, la formula assolutoria “perché il fatto non sussiste”, potendo astrattamente ricomprendere anche l’ipotesi della mancanza o dell’insufficienza delle prove in ordine alla sussistenza del fatto od all’attribuibilità di esso all’imputato, non deducibile per espressa esclusione di legge nel dispositivo della sentenza penale, non è di per se stessa ostativa all’introduzione del giudizio civile, al giudice del quale è rimesso accertare, previa interpretazione del giudicato penale sulla base della motivazione di esso, se l’esclusione della responsabilità dell’imputato sia stata certa o dubbia e, di conseguenza, stabilire se l’azione civile ne sia, rispettivamente, preclusa o meno.
Si proscioglie prima, mi sa. 🙂