C'è questo ragazzo con cui mi sento via Telegram da ormai un anno. Abbiamo iniziato a conoscerci (lui, io, e altre persone, con cui poi si è formato un gruppo di "amici" più o meno) su un gruppo a tema D&D e da lì poi abbiamo iniziato una campagna tutti assieme (che ha avuto aggiunte e abbandoni nel corso del tempo).
E all'inizio questo ragazzo era ok.
Però poi è iniziato a diventare veramente pesante, e quest'estate si è rivelato proprio tossico per il gruppo. Non solo nel gioco in se, dove è un esemplare perfetto di Powerplayer e di giocatore con mentalità da videogame, ma anche nelle relazioni con i vari componenti del gruppo, dove fa il manipolatore e in generale fa il bambino frignone. Ha tipo mollato il party una decina di volte negli ultimi mesi (!) perché lui e il DM hanno "litigato" (in realtà, questo ragazzo chiedeva cose assurde al DM, il DM provava a trovare un compromesso, e al ragazzo non andava mai bene così trascinava le questioni sul personale, e faceva casino), e poi è sempre tornato con la coda tra le gambe (perché è dipendente dal gioco ed è sempre online a chiedere quando si gioca, che può fare al prossimo game, e cose così).
Ha rifatto il pg un sacco di volte, con build sempre più broken, perché lui vuole giocare ai livelli alti (e il nostro master, come il resto di noi, invece, preferisce creare un arco narrativo dai livelli bassi in su), e ad ogni dannata sessione trova qualche aggancio per rendersi protagonista, o comunque per mantenere le cose "fisse" su di lui.
Questa cosa ormai va avanti da un bel po', e nonostante sia il DM che pure noi altri del gruppo lo riprendiamo spesso, lui fa qualche promessa, si comporta bene per i primi 60 minuti di gioco, e poi torna irrimediabilmente in modalità "lagnoso narcisista powerplayer". Poi si lamenta anche un sacco di noi altri giocatori, perché a detta sua molti di noi che ci siamo aggiunti "dopo" rispetto ad altri stiamo solo "rallentando il gioco" (a "causa" di alcuni di noi si fa sessione solo 2 volte a settimana o giù di lì, per via di impegni) e perché in generale "il gioco è palloso" (dal momento che il gruppo intero, eccetto lui, gioca rendendo il roleplay e il character developement delle priorità rispetto al semplice "uccidi tutto ciò che vedi" – approccio che lui invece ha avuto per un sacco di tempo e che ora che si è costruito un pg illusionista chiede a noi di adottare come comportamento di gioco, essendone impossibilitato –).
il DM non lo ha ancora espulso dalla campagna perché, povero lui, se succede deve sorbirselo in chat privata e – credetemi – è dannatamente estenuante (il DM ci aveva già provato a maggio tipo, quindi sa come vanno le cose); e visto che il DM e lui si conoscono personalmente e sono "amici" – almeno secondo il giocatore-rompiscatole, il DM non ho più capito cosa pensa, visto che la ritiene un rapporto tossico –
Noi come giocatori non possiamo prendere provvedimenti in-game perché se no ci vanno a puttane intere sessioni: i nostri pg hanno più volte messo in guardia il suo pg per i suoi comportamenti nel mondo di gioco, anche in maniera molto severa, ma se la cosa va "troppo" oltre quello che lui può sopportare, allora succede che o si lamenta con il DM (e via sessioni intere a discutere) o trova delle scappatoie in-game, e siamo punto a capo.
Avendo quindi preclusa la soluzione di ban dal game, c'è qualche idea che avete sul come risolvere il problema?
(Se servono altri dettagli posso fornirne a bizzeffe, tutti con una marea di esempi associati)